Crisi d’impresa, proroga di sei mesi.

Il 9 marzo è stato approvato il Decreto Legge n. 9/2020 recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e all’articolo 11, in sostanza si prevede che l’obbligo di segnalazione all’Organismo di composizione della crisi di impresa (OCRI) previsto in capo agli organi di controllo societari e ai creditori pubblici qualificati che sarebbe dovuto entrare in vigore il prossimo 15 agosto, venga prorogato al 15 febbraio 2021, 

Windows 7 bye bye

Occhio a chi ha ancora dei PC con Windows 7, da oggi Microsoft non rilascia più aggiornamenti e, tra le altre cose, ciò vuol dire non avere più la certezza che gli help-desk dei vari software installati possano aiutare nella risoluzione dei problemi e vuol anche dire che non vengono più rispettati i requisiti minimi di sicurezza e tutela della privacy dei dati (GDPR!!). Articolo Ansa

Lo scontrino elettronico: cosa è cambiato?

Dal 1° gennaio 2020 è entrato in vigore lo scontrino elettronico. Per gli esercenti qualcosa è cambiato, ma per cliente? Direi molto poco, in attesa della lotteria…

Quali sono le sanzioni?

Sanzione pari al 100% dell’imposta corrispondente all’importo non correttamente documentato

Sanzione accessoria consistente nella sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività ovvero dell’esercizio dell’attività medesima per un periodo da 3 giorni ad un mese qualora siano state contestate nel corso di un quinquennio quattro distinte violazioni.

https://www.adnkronos.com/soldi/economia/2020/01/12/scontrino-elettronico-cosa-cambiato-dal-primo-gennaio_pD3peEvXvvEfcL3Zmew8hJ.html

Vantaggi dell’ordine elettronico

Con la prossima introduzione di Peppol sarà necessario adeguare il proprio software gestionale e il mio consiglio è quello di porsi l’obiettivo di una completa digitalizzazione dei processi tenendo conto che:

  • la trasmissione del documento è tracciata da ricevute e successivamente verificabile
  • Il documento elettronico per sua natura è facilmente elaborabile e la conseguente automazione della gestione del processo, gli permette di avere un costo minore di gestione
  • il documento è in un formato standard, i dati sono riportati secondo regole ben precise di conseguenza non può essere dubbio.
  • Come per le fatture elettroniche, questi documenti dovranno essere conservati digitalmente e di conseguenza si risparmieranno costi di carta, inchiostro, spazio per l’archiviazione

Per questi motivi Peppol dovrà essere considerato non come un costo, ma bensì come un’opportunità per creare efficienza e di conseguenza un risparmio economico.

Industria 4.0: novità 2018

Con la Legge di Bilancio 2018, fortunatamente sono stati prorogati gli incentivi previsti per gli investimenti in industria 4.0. Vediamo un riassunto:

  • Credito d’imposta su formazione: questa è una grande novità. Viene riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 40% delle spese sostenute al fine di implementare la formazione del personale nell’ambito del piano Industria 4.0. Attenzione che si possono spesare solo il personale dipendente.
  • Super ammortamento e iper ammortamento: vengono confermate entrambe, con la differenza rispetto al passato che il super ammortamento passa dal 140% al 130%. Come per l’anno scorso, anche quest’anno il bene potrà essere considerato 4.0 anche se consegnato prima del 30 giugno 2019, a patto che ci sia un ordine prima del 31/12/18 e che venga versato un acconto almeno del 20%
  • Anche per il 2018 viene confermata la Legge Sabatini, quindi la possibilità di accedere al credito agevolato per l’acquisto di macchinari e software.

Per maggiori dettagli, potete trovare qualche info in più in questo articolo.

Sempre più interconnessi

Cari imprenditori, chi non l’ha ancora fatto, deve pensarci, prima che la concorrenza lo faccia al posto vostro. E’ necessario interconnettersi!! Dato un occhiata a questo articolo, leggerete delle testimonianze di aziende che hanno investito in industria 4.0 e i benefici che ne hanno tratto. Provate ad immaginare la vostra azienda, con gli occhi di vostro figlio: potrebbe essere un punto di vista diverso, non necessariamente migliore, ma diverso.

GDPR

General Data Protection Regulation, o come tutti lo chiamano GDPR, è il nuovo regolamento europeo in materia di sicurezza e protezione dei dati all’interno dei confini dell’Unione Europea. A differenza di una direttiva questa non richiede alcuna forma di legislazione applicativa da parte degli stati membri è già in vigore dal 24 maggio 2016 e sarà direttamente applicabile dal 25 maggio 2018. Con questo regolamento, tra le altre attività, si vuole analizzare e valutare in maniera preventiva i possibili rischi per la sicurezza dei dati. Questo comporta la necessità di saper governare i propri database, gestire i rischi, prevedere quali saranno i comportamenti dei dei sistemi di sicurezza in caso di violazioni dall’esterno. In questo caso, è necessario comunicarlo all’autorità di controllo e al soggetto interessato. IL GDPR impone che si debba garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio; da un punto di vista informatico è necessario analizzare l’eventuale distruzione, perdita, divulgazione, modica o anche solo accesso ai dati personali, utilizzando strumenti che possano garantire riservatezza (pseudonomizzazione dei dati e la loro cifratura) , integrità, disponibilità, resilienza e ripristino tempestivo dei dati. Per ottenere ciò è necessaria una fase di assesment dell’attuale situazione, per capirne i rischi. Il titolare del trattamento dei dati deve poter essere eventualmente in grado di dimostrare che ha messo in atto misure tecniche e organizzative adeguate. Ora vediamo le sanzioni: fino a € 20.000.000 oppure fino al 4% del fatturato mondiale. Il valore della sanzione viene determinato in funzione del carattere dea violazione (se colposa o dolosa) e in funzione delle misure adottate.

Industry 4.0 e lo sviluppo culturale

In questo articolo viene riassunto molto bene quanto sia necessario un approccio “Industria 4.0” nelle PMI e viene anche evidenziato che se non andranno in questo senso, ahimè saranno destinate a soccombere alle grandi aziende o alle PMI degli altri paesi. Quanto è vero quado dice che “La capacità di leggere, analizzare gestire dati e informazioni diventa l’elemento fondante di ogni professionalità del futuro. Le decisioni, che una volta si potevano basare soprattutto sull’intuito, devono oggi lasciare il posto a razionali e quantitative analisi di contesto.”

Il cassetto digitale dell’imprenditore

In occasione della presentazione del nuovo servizio, il Ministro Calenda ha voluto specificare come il cassetto digitale dell’imprenditore “Sia un esempio virtuoso di come deve essere il rapporto tra pubblica amministrazione e imprese in un contesto 4.0”, inotre aggiunge che il piano Industria 4.0 “non è solo incentivi”, ma è anche “fondamentale far comprendere agli imprenditori come usare le opportunità che arrivano dalla digitalizzazione“. Infatti dal 13 luglio, 10 milioni di imprenditori italiani potranno accedere da smartphone e tablet in qualunque momento ai documenti ufficiali della propria azienda (quali visure, atti e bilanci del registro delle imprese, fino alle pratiche presentate presso gli Sportelli Unici delle Attività Produttive (Suap)). Questo servizio realizzato da Infocamere per conto delle Camere di Commercio, è raggiungibile al sito impresa.italia.it. Il presidente di Infocamere e della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli, ritiene che il cassetto digitale “avvicina milioni di imprenditori alla cittadinanza digitale, spingendoli ad utilizzare strumenti e tecnologie che possono renderli più competitivi anche a livello internazionale“. La nuova piattaforma, progettata secondo la logica del mobile first, è gratuita, in linea con i paradigmi di design promossi dal Team Digitale e da AgI ed è integrata con il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), oppure accessibile tramite CNS. Inoltre l’imprenditore può consultare presentazioni ed altre informazioni che, spontaneamente, la nuova generazione di imprese digitali (oltre 8 mila sturt-up e Pmi innovative) ha inserito sul portale startup.registroimprese.it per una promozione in chiave social.

Email in cloud

Al momento esistono due macro categorie di email: la posta elettronica certicata (PEC) e la tradizionale posta elettronica. La posta elettronica tradizionale può essere gratuita o soggetta a pagamento; la prima però normalmente ha vincoli quali dimensioni ridotte di spazio disponibile, possibilità di essere lette dai gestori di posta, essere solo in POP3, etc. Oggi gli attori principali per la fornitura di e-mail maggiormente conosciuti sono: Google Mail, Microsoft Exchange On Line di Office 365 e poi una serie di altri attori più o meno conosciuti, ma questa lista si sta sempre di più riducendo. Attualmente la quota delle caselle di posta Gmail e Exchange On Line per il mercato italiano è pari al 6,5%, ma, grazie ai servizi offerti e alla forte campagna marketing, il trend è in aumento. A questo link si possono trovare i piani disponibili per Gmail, mentre a questo link si possono trovare i piani disponibili per Microsoft. Ciò che colpisce è il prezzo che entrambi applicano, ovvero a partire dai 3,4 € al mese (IVA esclusa) per ogni utente si può avere dai 30 Gb di spazio per l’archiviazione della posta, alla possibilità di creare riunioni virtuali video e voce, alla possibilità di condividere e modificare online i documenti, alla condivisione dei calendari. Altra cosa importante è che con questi piani, si può avere la casella di posta con il proprio dominio, quindi per esempio xxxx@tomatisroberto.it. A questo link potete trovare un interessante studio dove vengono paragonate le aziende che usano questi due servizi di posta elettronica.